La malattia è come un ingorgo stradale. Come intercettarla prima che tutto si blocchi? - S-Drive per il Test di mappatura dei fattori epigenetici

Cos’è, la salute?

La salute è uno stato complessivo che non riguarda solo il benessere psico fisico, ma anche la serenità relazionale, l’equilibrio.

Il nostro corpo, deve mantenere un equilibrio, Da cosa deriva, la malattia? Da una rottura dell’equilibrio, detto “omeostasi”, dal greco òmoios, simile e statis, posizione.

Tutti i meccanismi e organismi vitali hanno un fine: mantenere stabili le condizioni di vita –l’ambiente interno- nonostante i mutamenti dell’ambiente esterno.

L’ambiente, oggi, mette a dura prova l’organismo umano. Perciò, mantenere l’omeostasi è per il nostro sistema corpo, una prova dura.

Vista la multifattorialità degli elementi in campo –stress, inquinamento, carenze nutrizionali, sostanze chimiche, campi elettromagnetici, dolori ed emozioni invalidanti, patogeni- per il medico formulare la diagnosi non è semplice.

Potremmo paragonare la malattia a un ingorgo stradale: quando molteplici situazioni di blocco non vengono fermate, sfociano nell’immobilità della patologia.

Possiamo evitare che l’ingorgo si formi? E rimuovere le cause di blocco per riportare il nostro organismo a scorrere?

La nostra autostrada non è solo biochimica, ma altresì bio fisica ed elettromagnetica

L’essere umano è un sistema complesso. Produce energia grazie alle cellule, usando il cibo come carburante e l’ossigeno dell’aria per metabolizzarlo.

L’acqua che lo crea rappresenta un immenso campo elettromagnetico: le molecole che creano le reazioni chimiche si uniscono grazie ai “domini di coerenza”, ovvero riconoscendo le medesime oscillazioni di frequenza (bio fisica).

Il nostro DNA è una doppia elica, un circuito oscillante come la bobina di una radio: quando facciamo una risonanza magnetica in ospedale, abbiamo la dimostrazione pratica di essere bio risonanti.

Comprendere dove nasce la malattia, ovvero dove si formano i blocchi che porteranno all’ingorgo fatale, è possibile solo grazie a strumenti avanzati. E a un approccio integrato alla diagnosi.

Sopprimere i sintomi non è curare le cause.

A un soggetto che ha attacchi di nausea, possiamo dare un farmaco inibitore dell’acido cloridrico, intervenendo in un meccanismo naturale di produzione dello stesso e fermandolo: abbiamo inibito il sintomo.

Ma quali sono le cause primarie? Molto spesso, le disbiosi o le intossicazioni da metalli pesanti sono alla radice di problemi apparentemente banali e persistenti. Come possiamo saperlo? Con quanti esami e con quali costi?

Contro le LDL possiamo dare statine, ma per quale ragione il corpo accumula lipoproteine a bassa densità in maniera squilibrata? Cosa è andato in default nel sistema?

La verità è che il paziente acuto, quello che ha bisogno di aiuto per un problema urgente e grave, non è il paziente cronico, che sta covando in maniera silente i blocchi che porteranno all’ingorgo “stradale” metaforicamente paragonato alla malattia.

O ancora, pensiamo alla fibromialgia: alla base dei dolori lancinanti che sono, appunto, l’ingorgo finale, ci sono decine di concause di tipo emozionale, intestinale, neurovegetativo, ormonale, infettivo, genetico.

Il cortisone può inibire il dolore, ma non ne elimina le cause.

SDrive: uno strumento straordinario per prevenire l’ingorgo chiamato malattia

La scienza, ci ha messo a disposizione un “vigile” straordinario, capace di fare uno screening generale vedendo dove manca la segnaletica, se ci viene dato carburante sbagliato, se le strade portano in direzioni anomale.

Ci sono tanti indicatori che, nelle mani di un medico capace, avvertono per tempo il paziente che deve cambiare direzione, sostituire un carburante, integrarne un altro, curare l’alimentazione elettromagnetica del suo veicolo corpo.

SDrive è un navigatore in grado di segnalarci il percorso idoneo ad arrivare alla meta della salute.

Oltre 800 marcatori epigenetici, rilevati dal bulbo di 3 o 4 capelli: vitamine, minerali, aminoacidi, antiossidanti, acidi grassi, idratazione cellulare, metabolismo degli zuccheri, sintesi proteica, sistema immunitario, endocrino, adrenergico, cerebrale, muscolo scheletrico, gastro intestinale, cardiovascolare. Campi elettromagnetici, metalli pesanti, virus, spore, muffe, batteri, funghi.

Le migliaia di casi clinici in nostro possesso ci rivelano che SDrive riesce a individuare i blocchi che sfociano nel grande ingorgo stradale chiamato malattia.

Le ragioni di essa non sono quasi mai legate alla macchina: il DNA, il nostro hardware, conta per il 2%. Il resto è ambientale, viene da fuori.

Quali nutrienti sarebbe meglio integrare? Ci sono danni da inquinamento o metalli pesanti?

Radiazioni? Sostanze chimiche o additivi?

Quali carenze nutrizionali dobbiamo riequilibrare?

Quali sistemi del corpo sono in squilibrio?

SDrive è uno dei sistemi che diventeranno indispensabili per un approccio clinico integrato rivoluzionario, coerente e consapevole di quelle che sono le sfide per migliorare la qualità della vita personale e delle future generazioni.

Giorgio Terziani, Cellwellbeing Italia