L'inquinamento modifica il DNA: possiamo rimediare? - S-Drive per il Test di mappatura dei fattori epigenetici

L’Ontario Institute for Cancer Research ha diffuso una ricerca di recente, ma potremmo citarne a chili: “l’inquinamento atmosferico interagisce con il DNA creando molti pericoli per la salute”.

L’epigenetica ce lo dice da 20 anni: l’impatto dell’ambiente sui nostri geni copre oltre il 90% del totale, visto che i caratteri immutabili ereditati e parte del nostro patrimonio sono un 2, 3% massimo.

Cosa significa?

Che abbiamo in mano il controllo della nostra salute e del nostro invecchiamento perché IL DNA NON E’ IL NOSTRO DESTINO.

Il nostro destino è quello che mangiamo, pensiamo, viviamo.

Ma cosa mangiamo e cosa respiriamo?

L’inquinamento, come sottolinea l’ennesima ricerca, ha più probabilità di farci ammalare rispetto alle nostre predisposizioni genetiche e alle patologie che potremmo ereditare dai nostri genitori.

Quello che sembra avere più effetto è il biossido di zolfo he ha un forte impatto sul nostro DNA, interessando 170 geni legati all’asma e alle malattie cardiovascolari.

Ma l’impatto degli inquinanti è talmente pervasivo da rendere la lista immensa: PFAS, particolato, glifosato, microplastiche, sono interferenti endocrini. Significa che interferiscono con il nostro sistema endocrino, sfasandolo.

Interferenti endocrini e sostanze xenobiotiche (contrarie alla vita)

Gli interferenti endocrini, come sono gran parte delle sostanze inquinanti che troviamo nell’ambiente, Interferiscono con la produzione, la  secrezione e il  trasporto degli ormoni naturali.

L’ormone agisce su recettore basato su una membrana citoplasmatica cellulare.

La distorsione portata dagli interferenti  determina una ridotta risposta dell’ormone naturale o si sostituisce ad esso provocando una assenza di  risposta.

Secondo The Lancet commission on pollution and health “l’inquinamento è stato responsabile nel 2015 di ben 9 milioni di morti premature, il 16% di tutti i decessi del mondo, pari a tre volte il numero di morti dovute all’Aids, alla tubercolosi e alla malaria messe insieme e a 15 volte quelle provocate da tutte le guerre.

Nei paesi a basso e medio reddito, le malattie collegate all’inquinamento sono responsabili di più di una morte su quattro.

L’inquinamento modifica il DNA: la mancanza di ossigeno

Il monossido di carbonio, elemento profondamente implicato nei processi inquinanti, riduce la quantità di ossigeno che può essere trasportata nel flusso sanguigno verso organi importantissimi come cuore e cervello.

Diossido di azoto e anidride solforosa sono pericolosissimi per le vie aeree, per chi soffre di malattie polmonari come asma e soprattutto per i bambini, maggiormente esposti al rischio.

Il piombo può influire sul sistema nervoso, sui reni, sui sistemi riproduttivi, di sviluppo e cardiovascolare e su tutto il nostro sistema immunitario.

E potremmo stilare una lista lunga chilometri….

Cosa possiamo fare? Per l’ossigeno, c’è CellFood

CELLFOOD® è l’unico integratore al mondo capace di fornire ossigeno on demand ovvero per quanto serve al corpo.  L’ossigeno è fondamentale per produrre energia. Una lacuna di ossigeno porta infiammazione cellulare e patologia.

CELLFOOD,  una formulazione naturale contenente oligoelementi, enzimi e amminoacidi, sospesi in una soluzione colloidale di solfato di deuterio, racchiude due importanti caratteristiche: la possibilità di liberare ossigeno e l’azione antiossidante.

CELLFOOD® è una formula registrata che contiene Ossigeno disciolto, elettroliti, tracce in soluzione colloidale di 78 minerali in forma ionica, 34 enzimi e 17 aminoacidi, capace di  fornire una quantità idonea di ossigeno creando un sistema di trasporto nutrizionale a tutte le cellule e  pulendo i sistemi del nostro corpo per tutto il giorno.

Gli studi sul potenziale di CELLFOOD® sono iniziati nel 2011 con la dottoressa Maria Elena Ferrero, Università di Milano, che ha dimostrato come CELLFOOD®, somministrato in cellule endoteliali in coltura, aumenti il livello di ossigeno e la produzione di Atp.

La dottoressa Serena Benedetti, insieme all’equipe Deutrosulfazyme (CELLFOOD®) è riuscita a dimostrare l’azione antiossidante di CellFood. Studi in vitro hanno evidenziato che CELLFOOD® ha attività antiossidante e protegge sia le biomolecole che le cellule dal danno ossidativo. Allo stesso tempo, in cellule endoteliali in coltura CELLFOOD® aumenta il consumo di ossigeno e la produzione di ATP promuovendo l’attività ossidativa mitocondriale.

L’inquinamento modifica il DNA: il test del bulbo del capello può dirti come sta impattando sul tuo corpo e consentirti di riequilibrare le carenze

Esiste un test capace di rilevare come l’inquinamento sta impattando sul tuo organismo: virus, batteri, muffe, spore, funghi, sistema gastrointestinale, endocrino, immunitario, antiossidanti, sostanze chimiche, campi elettromagnetici e altre centinaia di marcatori epigenetici.

Si chiama SDrive e usa il bio marcatore più potente che abbiamo: il capello alla sua radice. Un elemento utilizzato non solo in ambito tossicologico e per il mineralogramma, ma anche dalla NASA per monitorare la salute degli astronauti.

Il test del bulbo SDrive consente in soli 15 minuti e in modo non invasivo di avere uno screening di tutto il sistema cerebrale, cellulare, fisico dell’organismo.